6 marzo: giornata europea della logopedia

E' stata indetta la GIORNATA EUROPEA DELLA LOGOPEDIA, che ricorre ogni anno, il 6 marzo.

L'obiettivo è quello di promuovere ogni volta un tema di grande interesse per la popolazione, che viene scelto osservando le problematiche e gli invii più frequenti ai servizi di logopedia.


Nel 2012 è stato scelto il tema della BALBUZIE, detta anche disfluenza. Molti bambini e adulti hanno questo tipo di difficoltà. Se si interviene da bambini il problema può essere risolto più facilmente, anche con comportamenti adeguati che mette in atto il genitore. Altre volte la difficoltà può invece perdurare e manifestarsi anche in età adulta. In questo caso l'adulto impara e mette consapevolmente in atto strategie di autocontrollo e di autocorrezione. Come comportarsi con i bambini che manifestano delle disfluenze? Per approfondire legge la pagina LA BALBUZIE.


Nel 2013 è stato scelto il tema del DISTURBO DI LINGUAGGIO, ossia quella difficoltà nell'organizzazione dei suoni della propria lingua, che compromette l'intellegibilità dell'eloquio di bambini intelligenti e che non hanno nessun tipo di problematiche (ritardo mentale, malattie genetiche, autismo,...). E' possibile intervenire? Chi può accrogersi dei segnali e degli indici di rischio di questi bambini?
Per approfondire l'argomento leggi la pagina IL DISTURBO DI LINGUAGGIO.


Nel 2014 è stato scelto il tema del MULTILINGUISMO, poichè la società è deventata pluriculturale e si incontrano nella vita quotidiana bambini esposti a più lingue contemporaneamente. Sono sorti molti quesiti, perchè è stato sollevato il dubbio che l'esposizione a più lingue contemporaneamente possa compromettere lo sviluppo linguistico e causare dei ritardi di linguaggio.
Per appronfodire l'argomento leggi la pagina IL MULTILINGUISMO.

 

Nel 2015 è stato scelto il tema del DISTURBO COMUNICATIVO NEUROLOGICO ACQUISITO. Con l’aumento della vita media la società odierna si trova a fronteggiare le sue conseguenze positive e negative. Tra le ultime, ci troviamo ad affrontare un aumento del deterioramento cerebrale e di danni come demenza, afasia, disartria, derivanti ad esempio da ictus cerebrale. Ciò causa un forte impatto sulla vita quotidiana e sulla comunicazione del paziente, che non sempre ne è consapevole, della sua famiglia e di eventuali care givers. Per saperne di più leggi la pagina IL DISTURBO COMUNICATIVO NEUROLOGICO.