Giornata europea della logopedia 6 marzo 2013

IL DISTURBO DI LINGUAGGIO

Fondamentale fin dalla nascita del bambino è lo sviluppo delle abilità comunicative, che comincia prima ancora che il bambino inizi a dire le prime parole. 

Gli studi ci dicono qual è il periodo in cui il bambino inizia a manifestare una determinata abilità (vocalizzi, giochi con la propria voce, gesti di richiesta, dare. mostrare e indicare, babbling, cioè ripetizione di una sillaba e prime parole).

Bisogna però tenere conto che esiste una grande variabilità fisiologica, per cui ogni bambino può presentare uno sviluppo diverso da un altro bambino, pur raggiungendo entrambi le stesse abilità linguistiche nei tempi giusti.

Il disturbo di linguaggio si riscontra in bambini con un quoziente intellettivo nella norma, che non hanno patologie, disturbi o sindromi che possono causare un ritardo del linguaggio.

Una parte di essi rientra in una fascia di vero e proprio "ritardo": seguono le stesse fasi di evoluzione del linguaggio riscontrabili in tutti i bambini, salvo essere proprio in ritardo rispetto ai tempi di norma. Solitamente si esprimono bene con la gestualità e hanno una buona comprensione. Questi bambini sono definiti LATE BLOOMERS, cioè "sbocciatori tardivi", supereranno la loro difficoltà, raggiungendo la qualità di linguaggio dei coetanei.

Un'altra parte di bambini, invece, presenta dei processi di acquisizione del linguaggio insoliti, non seguono la sequenza delle tappe di sviluppo dei coetanei e sono poco intelligibili, comprensibili. Hanno una gestualità più scarsa e anche una comprensione più scarsa, pur avendo un quoziente intellettivo normale. Sono i LATE TALKERS, cioè i "parlatori tardivi".

E' fondamentale, per loro, un intervento logopedico poichè queste difficoltà nel linguaggio si ripercuoteranno sull'apprendimento scolastico.
Se un bambino confonde, inverte, sbaglia i suoni quando parla, tanto più lo farà quando dovrà leggere e scrivere. E' pertanto necessario un intervento in modo tale che il bambino sia sicuro e sappia padroneggiare bene i suoni della lingua, così che lo possa fare quando inizierà scuola.


ATTENZIONE!: risultano essere più a rischio:
- i bambini maschi;
- bambini con frequenti otiti in anamnesi;
- bambini che presentano familiarità per disturbo di linguaggio (un genitore o un fratello che hanno presentato un ritardo nell'acquisizione del linguaggio).


Per approfondire l'argomento: SITO FLI PIEMONTE